Ora la
tensione del dente di sega discende rapidamente al
valore iniziale in un tempo t2-t1 chiamato intervallo di ritorno:
questo è infatti il tempo impiegato dallo spot per
tornare all'estremità sinistra dello schermo. La
traccia di ritorno, detta anche ritraccia, porta
dunque lo spot nella posizione C: se la rampa
successiva del dente di sega ripartisse
immediatamente, la traccia non risulterebbe,
ovviamente, sovrapposta alla precedente in quanto il
nuovo oscillogramma partirebbe dal punto C anziche da
quello A. E' allora necessario introdurre un
intervallo di attesa (t2-t3) per dar modo allo spot di
riassumere la posizione iniziale A realizzando così
il perfetto sincronismo tra la tensione da esaminare
applicata alle placchette Y e la tensione a dente di
sega applicata alle placchette X.