L'oscilloscopio

Il dente di sega applicato alle placchette X consente dunque di ottenere la base dei tempi dell'oscilloscopio, cioè un asse cartesiano sul quale riferirela grandezza tempo (t). Tutti gli oscilloscopi danno la possibilità di eseludere la base dei tempi, scollegando il generatore di dente di sega dalle placchette X: effettuando tale operazione lo spot resta bloccato. Vediamo ora di capire come sia possibile la visualizzazione delle forme d'onda sullo schermo.

Applichiamo alle placchette Y la tensione esterna che si desidera visualizzare: poiche lo spot è costretto a seguire contemporaneamente i movimenti orizzontali imposti dal dente di sega (proporzionali al tempo)
ed anche quelli verticali imposti dal segnale esterno, sullo schermo viene tracciata una curva che

Fig. 5

riproduce fedelmente l'andamento temporale di tale segnale. Si ottiene cioè la rappresentazione cartesiana con la variabile tempo in ascisse e la variabile tensione in ordinate: sullo schermo viene tracciata la funzione V(t) che esprime la legge del segnale in esame (Fig - 5).

 

  GiorginiGiorgio@infozone.it
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